martedì 27 settembre 2011

"Da parte mia dì loro che…”


Modena, il Comune raccoglie le dichiarazioni anticipate di volontà per i trattamenti di natura sanitaria.

Da lunedì 14 giugno sarà operativo il registro per la raccolta delle dichiarazioni anticipate di volontà relative ai trattamenti di natura medica del Comune di Modena. Con queste poche righe viene annunciata la nascita di un servizio: chi lo desidera potrà nominare due fiduciari che saranno i garanti dell’esecuzione delle proprie volontà in tema di trattamenti sanitari. Costoro si impegneranno a fare in modo che queste volontà siano applicate nel caso avvengano specifiche circostanze che il richiedente ha preventivamente indicato.
La dichiarazione anticipata di volontà rende il cittadino in grado di dire, direttamente anche se non in modo attuale, la propria accettazione o il proprio rifiuto a particolari trattamenti sanitari qualora si trovi nell’impossibilità di fornire un consenso.
Le liste approntate dal Comune saranno accessibili al medico di base, spero anche agli ospedali, e si potrà determinare rapidamente se necessario che quella persona ha presentato una dichiarazione anticipata di volontà in termini di trattamenti di natura medica. Questo registro non sopperisce l’assenza di una legge sul testamento biologico, perché nasce monca all’origine di strumenti legislativi che davvero nella pratica possano supportare gli atti derivanti da questa dichiarazione. Un consenso non attuale come questo in realtà non modificherà radicalmente le decisioni in materia sanitaria, perché senza una legge articolata sul testamento biologico la dichiarazione di volontà in tema di trattamenti sanitari rimarrà una dichiarazione d’intenti.
Le reazioni scomposte non sono tardate. "L'istituzione di un registro per la dichiarazione di volonta' di fine vita e' una forzatura ideologica e giuridica, figlia della deriva radicale che ha lo scopo di introdurre in Italia, per via surrettizia, l'eutanasia". La dichiarazione è di Isabella Bertolini, parlamentare e coordinatore provinciale del Popolo della Libertà di Modena. L’unica deriva che dovrebbe preoccupare la Bertolini è quella assistenziale che provocherà l’applicazione della manovra Tremonti in termini di politica sanitaria. Il blocco del turnover del personale rischia di provocare vuoti pericolosi nelle piante organiche degli ospedali danneggiando la qualità delle prestazioni sanitarie, lo stato di salute degli ammalati e la loro sicurezza. La Bertolini non si preoccupa del taglio dell'acquisto di farmaci ospedalieri per un valore di 600 milioni di euro l'anno, non si preoccupa di oltre un miliardo di euro in risorse sottratte al Servizio Sanitario Nazionale. Si preoccupa della forzatura ideologica, ammesso e non concesso che tale forzatura esista. Cito anche ''E' sbagliato lasciare nelle mani dei Comuni la gestione di problematiche come il fine vita, che investono la sfera etica delle persone. Cosi' si genera solo confusione nella testa dei cittadini. Questioni di tale importanza devono essere riportate all'interno dell'unica sede titolata a decidere su questi temi, ossia il Parlamento”.
Il Comune di Modena non entra nel merito di alcuna questione etica, ma fornisce uno strumento amministrativo che accerta la volontà del cittadino, la custodisce, la rende fruibile, e lo fa gratuitamente, permettendo la revoca in ogni momento, aggiornando le liste ogni due anni, senza violare alcuna legge né alcun Codice Deontologico.
La sig.ra Bertolini giudica sbagliato che i cittadini chiedano che siano rispettate le proprie volontà su quello che più hanno di sacro e inviolabile, vale a dire la concezione (etica, religiosa, umana) della propria vita e del senso della propria vita. Giudica i cittadini incapaci di affrontare temi etici, svilendone non sono la propria capacità di ragionamento ma anche i valori più profondi e radicati del singolo individuo. Brutta l’immagine del cittadino che viene fuori da queste poche righe, un individuo confuso, incapace di scegliere, che deve demandare al Parlamento la decisione finale di ogni suo atto. Quello stesso Parlamento ove giacciono abbandonate da decenni proposte di legge sul testamento biologico che non sono solo di marchio radicale. Quello stesso Parlamento i cui rappresentanti non hanno esitato un attimo a chiamare Beppino Englaro assassino in diretta TV. Quello stesso Parlamento che ha approvato in poche ore sull’onda emotiva del caso Englaro il pessimo ddl Calabrò, che nella prima stesura, poi corretta, prevedeva che nemmeno il consenso del paziente lucido avesse valore vincolante nei confronti di un trattamento sanitario. Un ddl che ha scritto norme farraginose per le dichiarazioni anticipate di trattamento (DAT) rendendole contemporaneamente non vincolanti per il sanitario. Un decreto che mostra ignoranza scientifica crassa quando dichiara che la DAT “assume rilievo nel momento in cui è accertato che il soggetto in stato vegetativo non è più in grado di comprendere le informazioni circa il trattamento sanitario” senza ricordare che lo stesso fenomeno è presente nei pazienti in coma e non solo. E mi fermo qui.
Sig.ra Bertolini, è mia profonda convinzione che l’unica persona titolata a decidere della mia salute sia io. Ne ho i mezzi e le competenze, e vorrei decidere per me e solo per me, un modo libero, consapevole, sulla base dei miei valori, delle mie convinzioni, della mia storia. Comunque Lei ha una grande opportunità se vive sotto la Ghirlandina. Lunedì il Comune di Modena Le metterà a disposizione gratuitamente questo strumento, seppure delegittimato in partenza, e potrà scegliere se usarlo, cambiare idea, fare insomma quello che alla fine è la cosa migliore. Dire quello che pensa, a chi sa che farebbe di tutto per difendere le Sue convinzioni in tema di trattamento sanitario, anche se in busta chiusa.
Vorrei però ricordarLe nella sua veste di rappresentante politico che un dibattito su questioni etiche non può partire dal presupposto che esprimere la propria volontà in merito ai trattamenti sanitari sia inopportuno, sbagliato, confondente, e che il Parlamento che Lei chiama in causa dovrebbe finalmente adoperarsi per l’approvazione di una legge largamente condivisa che ponga al centro non una corrente politica o una fede religiosa ma il soggetto e i diritti fondamentali individuali.
http://www.iltuoforum.net/forum/l-argonauta-f35/l-argonauta-nr-0-da-parte-mia-di-loro-che-t612.html

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